“Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?” (Sap 9,17).

“Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario” (Fm 14).

“Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo” (Lc 14,26).

Credere in Gesù significa amarlo in modo unico e totale e stravolgere il proprio stile di vita. Chi ha l’umiltà di invocare costantemente lo Spirito Santo e camminare quotidianamente con la Chiesa raggiunge nel tempo questa meravigliosa meta.

“Ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne mediante la morte, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili dinanzi a lui” (Col 1,22).

E diceva loro: “Il Figlio dell’uomo è signore del sabato” (Lc 6,5).

Riconosciamo la divinità del Cristo quando, mettendo in pratica la parola di Gesù, la nostra esistenza fiorisce in vita di figli di Dio.