“Quindi [Dio] sopportò la loro condotta per circa quarant’anni nel deserto” (At 13,18).

“In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato” (Gv 13,16).

Dio ci salva non distruggendo le nostre contraddizioni, ma facendo radicare e fiorire ciò che guarisce il cuore diviso e genera una nuova mentalità. Seguendo il suo esempio si costruisce un ambiente divino.

“Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione” (At 1, 21.22).

“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15,12).

L’esperienza che ci permette di essere in comunione col Risorto e di testimoniare la sua presenza è l’amore reciproco.