“Poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio d’Israele” (Is 29,23).

Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: “Credete che io possa fare questo?”. Gli risposero: “Sì, o Signore!” (Mt 9,28).

L’esperienza della fede è quello stare vicino a Gesù che rende certo il nostro cuore del suo amore provvidente.

“[Il Signore] strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni” (Is 25,7).

“[Gesù] prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla” (Mt 15,36).

L’azione misericordiosa del Signore, che sperimentiamo nel suo costante perdono e nella sua amorevole provvidenza, è un segno forte che ci permette di vedere la sua presenza salvifica in ogni momento e in ogni situazione della nostra vita.