“Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto”. Ma Acaz rispose: “Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore” (Is 7,11-12).

Allora Maria disse: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. E l’angelo si allontanò da lei (Lc 1,38).

“O Chiave di Davide, scettro della casa d’Israele, che apri, e nessuno può chiudere, chiudi, e nessuno può aprire: vieni, libera l’uomo prigioniero, che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte” (Ant. Magn.).

Se la grazia divina non porta frutti è a causa della mancanza del fiducioso abbandono in Dio.

“Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei” (Gdc 13,5).

“Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto” (Pc 1,17).

“O Radice di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli, tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t’invocano: vieni a liberarci, non tardare” (Ant. Magn.).

L’incontro con Gesù va preparato da un cuore convertito al desiderio profondo di Dio.