“Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti” (Ml 3,1).

Egli chiese una tavoletta e scrisse: “Giovanni è il suo nome”. Tutti furono meravigliati (Lc 1,63).

“O Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore nostro Dio” (Ant. Magn.).

La grazia del Signore precede, prepara e accompagna sempre l’incontro con Dio. Così Gesù nasce in noi se osiamo guardare e stupirci della sua opera.

“Una voce! L’amato mio! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline” (Ct 2,8).

“Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo” (Lc 1,41).

“O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte” (Ant. Magn.).

Gli amici di Dio si riconoscono dai frutti di grazia che nascono negli incontri con loro.