“Queste sono le solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre, per presentare al Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libagioni, ogni cosa nel giorno stabilito” (Lev 23,37).

“E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi” (Mt 13,58).

Il rito senza la fede è sterile, ma la fede necessita di costanti momenti celebrativi in cui accogliere la grazia e partecipare all’offerta d’amore.

“Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui” (Es 34,29).

“Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo” (Mt 13,44).

Chi scopre il tesoro che è Dio e il mistero della sua presenza intima non può non orientare tutta la sua vita a lui e diventare segno della sua misericordia.