“L’amore fraterno resti saldo” (Eb 13,1).

“Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri” (Mc 6,20).

La parola di Dio, quando è accompagnata da una testimonianza credibile e da relazioni fraterne amorevoli, avvia processi di conversione che generano una vita nuova.

“[Voi invece vi siete accostati] a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova, e al sangue purificatore, che è più eloquente di quello di Abele” (Eb 12,24).

“Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri” (Mc 6,7).

Le relazioni, quando sono vissute nell’accoglienza reciproca e nel rispetto dell’altro e nel servizio disinteressato, generano una comunione così profonda da rendere la testimonianza cristiana credibile.