“Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo, perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli” (Is 50,4).
“Umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce” (Fil 2,8).
Ma essi si misero a gridare tutti insieme: “Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!” (Lc 23,18).
In un mondo in cui la guerra è contemporaneamente il male e la sua soluzione non può essere scelto il principe della pace, colui che nel perdono mostra la via della vita.