Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? (Is 58,6).

E Gesù disse loro: “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno (Mt 9,15).

La penitenza non è una pratica rituale, ma un esercizio spirituale che nasce dalla conoscenza del proprio peccato e tende a sviluppare quella contrizione che avvia il ritorno a Dio e l’attenzione ai bisogni del fratello.