“Guai a coloro che meditano l’iniquità e tramano il male sui loro giacigli” (Mi 2,1a).

“[Il mio servo] non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia” (Mt 12,20).

Compiere il male, ancora prima di essere un’azione, è l’atteggiamento interiore di una malizia quasi naturale, ecco perché la grazia è necessaria per diventare operatori di bene.