“Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni” (At 3:15).

“Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti” (1 Gv 2:3).

“Di questo voi siete testimoni” (Lc 24:48).

Solo chi conosce il proprio peccato e la grazia divina che lo vivifica può essere segno con la vita della presenza del risorto e della sua opera salvifica.

“E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede” (At 6:7).

“Allora vollero prendere [Gesù] sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti” (Gv 6:21).

Quando la nostalgia di Dio apre il cuore all’accoglienza del Vangelo, la vita trova senso e si sperimenta la pace intima.